Impresa CEV

Palazzo Ex Unione Militare

Via del Corso, via Tomacelli – Roma

2010 – 2013

Cliente
Sigi S.r.L.

Categoria
Restauro di beni vincolati

Destinazione edificio
Commerciale

Progettista/i
Architettonico: architetti Massimiliano e Doriana Fuksas
Strutturale: ing. Giandomenico e Luigi Cocco
Coordinamento Progetto: ing. Michele Zanella
Progettazione Costruttiva: SPC S.r.l. – SALES S.p.A. ing. Paolo Turrini

Incarico CEV
General Contractor/Progettazione Esecutiva/Progettazione Costruttiva

Il progetto

La tecnica costruttiva “top down” ha consentito a questo progetto speciale di contenere le invasive opere provvisionali esterne all’edificio necessarie al mantenimento degli antichi paramenti murari.
Questi sono stati poi oggetto di consolidamento e restauro sotto la supervisione della Sovraintendenza ai Beni Architettonici di Roma.

L’elemento dominante del progetto è costituito dalla nuvola in acciaio e vetro che, con circa 3.200 mq di superficie, attraversa tutti i solai dell’edificio per affiorare in copertura dando luogo ad una volta trasparente alta fino a 7,5 metri sotto la quale trova ora posto un open-space multifunzionale per meeting e conferenze con una vista a 360° sulla città di Roma, nel cuore del centro storico.

Gli spazi interni, secondo l’ambizioso progetto dell’architetto Fuksas, sono stati definiti da una vera e propria nuvola in acciaio e vetro che avvolge il nucleo dei vani di servizio ed affiora dalla copertura del fabbricato esistente restaurato. Considerate le criticità delle lavorazioni da eseguire e la delicatezza del sito, immerso nel cuore del quartiere dello shopping romano, è stata ideata da Impresa CEV una metodologia cantieristica “su misura” per consentire la compressione dei tempi di esecuzione e la riduzione dell’impatto dell’intervento sul contesto circostante.

Strutture, solai e restauro facciate

Concluse le fasi di demolizione, scavo archeologico e consolidamento strutturale, il video ripercorre l’esecuzione delle nuove opere strutturali, il restauro delle facciate e la realizzazione della nuova cupola in acciaio e vetro progettata dall’architetto Fuksas

L’installazione della carpenteria metallica è durata otto mesi e ha visto la movimentazione di circa 1.000 tonnellate di materiale. Il montaggio dei solai è avvenuto dall’alto verso il basso attraverso una soluzione di tipo Top down che ha permesso di ridurre al minimo l’ingombro delle strutture esterne di sostegno. Ma ha naturalmente aumentato la difficoltà e le problematiche di movimentazione della carpenteria metallica. 

L’attività di restauro si è invece concentrata sul recupero del quadro fessurativo che ha permesso di azzerare lo stato di dissesto, anche strutturale, delle facciate.

Ne è seguito il consolidamento delle porzioni di intonaco anch’esse degradate e il recupero dei fregi e dei contorni finestra. Il restauro si concluderà con la tinteggiatura e velatura degli intonaci il cui colore è stato scelto anche a seconda dell’esposizione dei muri dell’edificio. Tutti i lavori di restauro sono stati eseguiti sotto la sorveglianza della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma. 

E’ inoltre in fase di ultimazione la nuova copertura dell’edificio progettata dall’architetto Fuksas. Questa struttura tridimensionale trasparente attraverserà tutti i piani del palazzo per poi posarsi sulla sua sommità ed è stata realizzata attraverso la posa di migliaia di singoli elementi in acciaio e vetro sagomati uno a uno.

Le demolizioni e il consolidamento strutturale

Video documentario sulle fasi di demolizioni e consolidamento strutturale del palazzo Ex Unione Militare a Roma. Lo storico palazzo seicentesco all’angolo tra via del Corso e via Tomacelli, nel pieno centro storico della citta, sarà presto sede di uno dei principali megastore del Gruppo Benetton, grazie al progetto di restauro e riqualificazione firmato dallo studio Fuksas.

L’Impresa CEV, in qualità di general contractor, ha sviluppato e sta realizzando una particolare metodologia di intervento strutturale: i solai dell’edificio sono stati infatti demoliti e ricostruiti procedendo dall’alto verso il basso attreverso il sistema top-down evitando così il completo svuotamento dei volumi interni e tutte le opere provvisionali necessarie a mantenere l’involucro del fabbricato. Anche le fasi di consolidamento della struttura originaria hanno richiesto delle particolari opere di sottofondazione con l’utilizzo di pali infissi in profondità e interventi puntuali sulle fondazioni esistenti eseguiti a conci per non indebolire la struttura muraria.

Gallery fotografica